Il Coordinamento Donne Todi ODV su ‘Todi, città del libro.

Documento della Associazione Franca Viola Coordinamento Donne Todi ODV

Todi Città del Libro. Sembra una bellissima iniziativa, infatti riceve il patrocinio del Comune, del Consiglio Regionale dell’Umbria, e dell’Ente di assistenza e beneficenza tuderte Etab. Si propone di dare “spazio e visibilità a tutto il mondo della piccola e media editoria “Indipendente”, anche a quegli editori che faticano a promuovere i propri autori e distribuire in maniera efficace i propri libri perché schiacciati dalle maggiori case editrici che monopolizzano il sistema librario”. Con soli 200 Euro si possono prenotare gli stand. Telefonando al numero dell’organizzatore risponde Altaforte, la casa editrice di Casapound, espulsa dal Salone del Libro di Torino del 2019 e diretta dal pregiudicato Francesco Polacchi, noto estimatore di Mussolini, condannato per lesioni, a processo per tentato omicidio. E qui cade il Castello di Carta, la fantomatica associazione di Cernusco sul Naviglio che organizza il festival. Ma se si parla di libri si può sempre sperare che la città venga arricchita da interventi elevati sui valori di solidarietà, pace e libertà che contraddistinguono Todi. Magari tornassimo a quella ricchezza di incontri culturali promossi dalla Biblioteca di Todi, che hanno valso alla città la qualifica di “città che legge” ma che si sono esauriti dopo l’allontanamento della direttrice Fabiola Bernardini! Purtroppo i relatori sono tutti esponenti di una destra estremista: Paolo Bargiggia, giornalista sportivo che si dichiara apertamente fascista, Alessandro Meluzzi, psichiatra televisivo omofobo convinto sostenitore di Putin, del complotto sul Covid e sulla sostituzione etnica degli europei, capace di difendere i pedofili perché “certi pedofili non commettono reato e nemmeno peccato”, Marco Gervasoni, noto misogino e storico sovranista allontanato dalla Luiss in difesa dei propri valori fondanti di cultura pluralista e infine Costanza Miriano, di cui basta citare la bibliografia per vedere quanto sia lontana dalle posizioni della nostra associazione sulla difesa della parità di genere e del rispetto delle differenze: “Sposati e sii sottomessa. Pratica estrema per donne senza paura” 2013 – “Sposala e muori per lei. Uomini veri per donne senza paura” 2013 – “Obbedire è meglio. Le regole della Compagnia dell’Anello” 2014 – “Quando eravamo femmine. Lo straordinario potere delle donne.” 2016. Come associazione di donne temiamo che questi valori espressi pubblicamente e avallati dalle istituzioni imprimano a Todi un marchio di estremismo e d’infamia che durerà nel tempo e quindi chiediamo all’amministrazione comunale di ripensare con urgenza all’opportunità di lasciare svolgere questa manifestazione e di concedere il patrocinio.